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Don Ciotti al Parlamento Europeo: la strada che l'Europa deve seguire per combattere le mafie


Oggi è la giornata internazionale contro la corruzione e proprio oggi, in Parlamento, Don Ciotti e Franco La Torre ci hanno voluto ricordare quale sarà la strada che dovrà seguire l´Europa nella lotta alle mafie; per Libera ci sono alcuni punti indispensabili quali: la completa trasparenza delle amministrazioni pubbliche, la proposta per una direttiva europea che protegga i cosiddetti Whistleblowers (coloro che decidono di denunciare eventuali malefatte delle pubbliche amministrazioni) ma soprattutto la nomina di un Procuratore europeo antimafia. Tutte azioni che il Movimento sosterrà con forza e non per retorica. Ma oggi è stata anche l´occasione per qualche riflessione sul nostro paese e sull´Europa tutta, pensate per esempio che solo 5 stati membri su 28 hanno una legislazione completa anti corruzione, oppure che da un sondaggio risulta che ben il 61% dei disoccupati intervistati in Italia, pur di avere un lavoro, si dichiara disponibile a lavorare in un'azienda di chiara impronta mafiosa, o ancora che degli studenti interpellati in 94 scuole, solo l'11% ritiene che lo stato possa essere più forte della mafia. Sono numeri che nascondo una realtà preoccupante fatta di Stati che alla meglio guardano passivi il crimine organizzato e alla peggio ci fanno affari insieme. Per questo, come ci ha ricordato Don Ciotti, é finito anche il tempo dell'indignazione, crogiolarsi nell'indignazione non basta più, come non bastano più le parole. Insomma, un incontro importante ed interessante che porterà numerosi parlamentari europei ad un impegno più concreto contro il fenomeno mafioso, impegno di cui avremo il primo riscontro proprio nei prossimi giorni quando si voterà per la possibilità di costituire un intergruppo a tema Integrità, Trasparenza e Anti corruzione. Da questa giornata porto a casa numerose riflessioni e, in pieno tema Mafia Capitale, voglio condividere con voi le parole di Don Ciotti: "Il problema non sono tanto i poteri illegali, ma i poteri legali che si muovono illegalmente".

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