COMMISSIONE AMBIENTE APPROVA NOSTRA PROPOSTA DI DATABASE PUBBLICO SU METODI NON ANIMALI PER RICERCA
Comunicato stampa
Bruxelles, 01 Settembre 2021
EVI: COMMISSIONE AMBIENTE APPROVA NOSTRA PROPOSTA DI DATABASE PUBBLICO SU METODI NON ANIMALI PER RICERCA E SPERIMENTAZIONE
“La Commissione Ambiente del Parlamento europeo, con il voto di oggi sul budget UE per l’anno 2022, ha approvato la mia proposta volta alla creazione del primo database pubblico UE di modelli sperimentali basati sulla biologia umana e metodi non animali (NAMs). Questo database pubblico, automatizzato e basato sull’intelligenza artificiale, renderà facilmente accessibili a comunità scientifica e comitati etici le informazioni relative alle NAMs di successo, facilitando ed accelerando la transizione verso metodologie basate sulla biologia umana, anziché sulla sperimentazione animale”- dichiara Eleonora Evi, co- portavoce nazionale di Europa Verde e Vice-Presidente dell’intergruppo per il benessere animale del Parlamento europeo.
“Sono ancora circa 10 milioni gli animali che vengono utilizzati ogni anno nelle procedure di ricerca e sperimentazione in tutta l'UE. Ancora troppo spesso la sperimentazione animale viene praticata nonostante esistano metodi alternativi validi ed efficaci, anche in ragione del fatto che tali metodi sono spesso sconosciuti ai ricercatori e ai comitati etici preposti a verificare che l’impiego degli animali nei progetti di ricerca 'sia necessario e insostituibile in ragione dell’assenza di metodi alternativi', come stabilito dalle norme UE".
“La mia proposta per la creazione di un database pubblico su metodi non animali - presentata nell’ambito della selezione dei progetti pilota che verranno finanziati attraverso il budget UE per l’anno 2022 - dopo aver ricevuto l’okay dalla Commissione europea, riceve ora anche l’approvazione della Commissione ambiente del Parlamento europeo, avendo dunque ottime possibilità di essere adottata e finanziata con il budget UE del prossimo anno. Un’ottima notizia per i milioni di animali che vengono torturati inutilmente ogni anno, per sperimentazioni che puntualmente falliscono nel produrre risultati rilevanti per l’uomo, ma anche un passo importante per consentire finalmente avanzamenti concreti nella comprensione e cura di malattie che i metodi animali attualmente utilizzati non sono riusciti ad ottenere”- conclude Evi.
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