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COMMISSIONE DI INCHIESTA ANIT: ECCO COSA SUCCEDE DURANTE IL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI

A giugno dello scorso anno il Parlamento europeo ha deciso di istituire una Commissione di inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto (Anit) per indagare sulle presunte violazioni delle norme Ue sul benessere degli animali durante il trasporto.


Nel corso del suo mandato, la commissione d'inchiesta, ha indagato sulle presunte violazioni in tema di spazio a disposizione degli animali, disponibilità di acqua e cibo, presenza di una adeguata lettiera, sistemi di ventilazione, durata del trasporto, etc., tenendo audizioni con esperti, ONG, veterinari.


Le violazioni del regolamento europeo 1/2005 sono purtroppo all’ordine del giorno e come se ciò non bastasse lo stesso regolamento è lacunoso, molti dei problemi individuati infatti derivano da requisiti poco chiari.



Sono tanti i problemi emersi durante le audizioni:

· le violazioni più frequenti riguardano lo spazio insufficiente a disposizione degli animali, il sovraffollamento con conseguente impossibilità nel raggiungere i dispositivi per l’abbeveraggio e l’alimentazione all'interno del veicolo, le temperature troppo elevate o troppo basse all’interno degli scomparti, l’assenza di sistemi di ventilazione idonei, la mancanza di controlli o l’autorizzazione di questi viaggi sulla base di giornali di viaggio e di stime irrealistiche;


· animali non svezzati: molti camion non hanno sistemi di abbeveraggio adeguati per vitelli e agnelli non svezzati. Gli animali non svezzati seguono ancora una dieta a base di latte, con esigenze molto speciali sulla qualità del cibo e sul modo in cui viene offerto loro, nessuna delle quali può essere soddisfatta nei veicoli da trasporto;


· vacche in lattazione: devono essere munte regolarmente e non tutte le postazioni controllate sono dotate di impianti di mungitura;


· animali gravidi: il regolamento vieta solo il trasporto di animali che sono al 90% (o più) del loro periodo di gestazione. Tuttavia, prove scientifiche dimostrano che gli animali gravidi non dovrebbero essere trasportati, se non durante una finestra temporale estremamente breve. La prolungata mancanza di cibo e acqua, lo stress da caldo durante i mesi estivi, la risposta a nuove condizioni e un nuovo ambiente durante la gravidanza aumentano i rischi di aborto, parto precoce e complicazioni postnatali. Animals’ Angels ha documentato diversi casi in cui giovenche gravide sono morte durante il trasporto verso paesi extra UE;


· animali a fine carriera: sono molto fragili ma poiché la loro carne ha un valore davvero basso le possibilità che il loro benessere durante il trasporto venga compromesso aumentano in modo esponenziale. Date le condizioni di salute spesso critiche di questi animali, sarebbe logico stabilire rigide limitazioni per il loro trasporto. Tuttavia, attualmente, il regolamento sui trasporti non lo fa;


· viaggi verso paesi terzi: un numero significativo di animali viene esportato vivo in paesi terzi. Le ONG hanno documentato la sofferenza degli animali sia durante il trasporto stesso che nel luogo di arrivo, a causa degli standard inferiori della legislazione sul benessere degli animali.


· viaggi in mare verso i paesi terzi: nella maggior parte dei viaggi in mare non c'è un veterinario a bordo.

In assenza di veterinari, l'equipaggio della nave somministrerebbe i cosiddetti "cocktail medici universali", che includono antibiotici. Questi cocktail possono danneggiare gli animali e rimanere nella carne consumata dalle persone nei paesi terzi.

Le navi non sono idonee, spesso sono ex cargo convertite per il trasporto di animali prima di essere demolite.

Durante i viaggi in mare gli animali non riescono a riposare né a cibarsi e abbeverarsi a causa del mal di mare e del sovraffollamento.

Ma le sofferenze per questi animali continuano anche all'arrivo, dove vengono gravemente maltrattati durante il carico su camion che non sono a norma, (mancano tetti per fornire ombra, scomparti separati e spesso sono camion destinati al trasporto di materiali da costruzione). Gli animali vengono picchiati, presi a calci e tirati per il naso, le corna e la coda.

Come se ciò non bastasse, la maggior parte dei macelli non dispone ancora di infrastrutture adeguate. La morte prolungata è comune per animali più grandi, può durare fino a 30 minuti. Sia le pecore che i bovini vengono uccisi senza stordimento, spesso con numerosi tagli alla gola e persino coltellate.

Non sono conformi alle normative standard dell'Unione Europea o alle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE).

Nonostante la Corte di Giustizia Europea abbia più volte ribadito (con una prima sentenza del 2015 e una seconda del 2017) che il Regolamento europeo sul trasporto (CE 1/2005) deve essere rispettato anche nel caso di lunghi viaggi tra Stati UE e paesi terzi, nulla è cambiato;


· il regolamento inoltre non tiene pienamente conto delle diverse esigenze di trasporto degli animali, in particolare in base a specie, età, taglia e condizione fisica, o requisiti specifici come l'alimentazione e l'abbeveraggio regolari e la cura degli animali durante il loro trasporto. Queste questioni comprendono anche molti altri aspetti del trasporto di animali, dalle specifiche tecniche degli spazi disponibili o le condizioni del veicolo, fino ai sistemi di controllo e di sanzione.


· Gli Stati membri hanno enormi colpe perché autorizzano questi viaggi, perché non hanno sistemi di controllo efficaci a garantire il rispetto del regolamento.


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