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DAL CONSIGLIO UE UN PESSIMO SEGNALE PER LA LOTTA ALLA CRISI CLIMATICA

"Pessimo segnale quello di oggi da parte del Consiglio UE sulla lotta alla crisi climatica" - dichiara Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde.

Nessun accordo sugli obblighi vincolanti di riduzione delle emissioni a livello nazionale e il testo finale lascia cadere i riferimenti al regolamento sulla condivisione degli sforzi nella riduzione delle emissioni di gas serra presenti nelle bozze precedenti.

“Già durante i negoziati sulla Legge sul Clima gli Stati membri si sono rifiutati di avere degli obblighi vincolanti a livello nazionale preferendo un target solo a livello europeo - aggiunge - se avessero invece accettato la proposta del Parlamento europeo, che chiedeva impegni vincolanti per ciascuno Stato membro, oggi non ci troveremmo a rischiare un ennesimo flop . Un nulla di fatto che non lascia presagire niente di buono in vista degli importanti appuntamenti internazionali, come COP 26 e che rischia di diventare un’ulteriore delusione e compromettere i lavori futuri sul pacchetto “Fit for 2030” di cui è prevista pubblicazione da parte della Commissione europea a Luglio 2021 e che rivedrà gran parte della legislazione su clima ed energia. Un pessimo segnale dopo l’accordo al ribasso sulla Legge sul Clima, dove gli Stati Membri hanno bloccato a lungo i lavori per poi stabilire un target di riduzione delle emissioni decisamente distante da quello proposto dal Parlamento europeo. La corsa alla lotta climatica inciampa in un altro ostacolo a causa dei capricci dei capi di Stato che preferiscono passarsi la palla, anziché assumersi precise responsabilità - conclude Evi.

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