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IL GREEN DEAL E' MORTO


L’esito del voto di oggi al Parlamento Ue sull’inclusione di gas e nucleare nella tassonomia dimostra in modo drammatico la miopia e la sudditanza alle lobby del fossile di una certa politica che ancora una volta antepone il mero profitto alla salute dei cittadini e alla tutela del pianeta.

È vergognoso che aziende strettamente legate al Cremlino, come Gazprom e Lukoil, siano riuscite ad influenzare la decisione della Commissione, ora avallata anche dal Parlamento europeo, l’unico organo Ue votato direttamente dai cittadini, ma di cui oggi non ha evidentemente ascoltato le istanze.

Chi oggi ha votato a favore di gas e nucleare in tassonomia ha fatto un grande favore a Putin, visto che la Russia potrebbe ricavare fino a 4 miliardi di € in più all'anno grazie all'inclusione del gas fossile in tassonomia.

Con il voto di oggi hanno vinto il forsennato pressing delle lobby e l’insipienza di quella politica - ben rappresentata da parte del nostro governo - che non sa guardare più lontano del suo naso. A perdere, neanche a dirlo, i cittadini e il futuro del nostro pianeta.

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