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IN PIENA CRISI CLIMATICA SI RADDOPPIA LA CENTRALE A GAS DI OSTIGLIA (MN).


Il folle disegno di un’Italia “Hub del gas” sempre più legata a doppio filo alle fonti #fossili passa anche da progetti come il raddoppio della centrale termoelettrica di Ostiglia in provincia di #Mantova.

Una decisione incomprensibile se si considera che Mantova, e la Pianura padana in generale, sono tra le zone più inquinate d’Italia e con una importante presenza di impianti di produzione elettrica, tanto che la zona produce cinque volte più energia rispetto a quella che consuma.

In base a quanto previsto dal meccanismo del capacity market, la nuova centrale (i cui lavori di costruzione sono già stati avviati) verrà accesa su richiesta di Terna per garantire la stabilità della rete e l’adeguatezza del sistema di trasmissione elettrica. L’utilizzo della nuova unità a turbogas avverrà quindi nella sua modalità più inquinante, massimizzando gli eventi che comportano maggiori emissioni, ovvero accensione e spegnimento. Inoltre la centrale termoelettrica esistente sorge all’interno del centro abitato e il progetto di rinnovamento non punta a sostituire i gruppi più vecchi bensì ad aggiungerne uno ad appena 500 metri di distanza. Come sia possibile che un progetto del genere possa essere autorizzato? La priorità dovrebbe essere ridurre gli inquinanti atmosferici e proteggere la salute di molti cittadini mantovani già oggi compromessa e ridurre le emissioni di co2 in atmosfera, non certo sacrificare ancora i territori e aumentare gli effetti devastanti delle infrastrutture fossili.

Il comitato “cittadini per l'ambiente di Ostiglia” ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica sulla centrale termoelettrica, per denunciare le forti criticità sia per gli aspetti procedurali che per la documentazione depositata dalla suddetta società. Ma ad oggi l’iter è ancora fermo in quanto manca il parere del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica atteso da Novembre 2022. Ho depositato dunque un’interrogazione al Ministero affinché proceda immediatamente alla trasmissione degli atti di sua competenza. I cittadini meritano risposte da parte delle istituzioni, soprattutto quando la loro salute è, ancora una volta, messa a rischio da progetti fossili anacronistici e devastanti.

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