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INACCETTABILE PER LA SALUTE DEI CITTADINI LA VIOLAZIONE DELLA DIRETTIVA SULLA QUALITA' DELL’ARIA

Comunicato stampa

Bruxelles, 11 novembre 2020

EVI: INACCETTABILE PER LA SALUTE DEI CITTADINI LA VIOLAZIONE DELLA DIRETTIVA SULLA QUALITA' DELLARIA

Tra il 2008 e il 2017 l'Italia ha violato in maniera sistematica e continuata i valori limite Ue sulle concentrazioni di PM10 (materiale particolato) nell'aria. Questa la sentenza della Corte di Giustizia Ue, a chiusura del primo ciclo della procedura di infrazione, iniziata dalla Commissione europea nel 2014, per la qualità dell’aria registrata in diverse zone dei territori italiani.

In violazione della legislazione europea sull’aria e in barba alla salute dei cittadini, il superamento sistematico dei limiti applicabili alle particelle PM10 è inaccettabile sotto ogni punto di vista” - dichiara Eleonora Evi, Eurodeputata 5 Stelle, titolare in Commissione Ambiente al Parlamento europeo.

Il particolato è uno dei più temibili inquinanti atmosferici ed è estremamente pericoloso per la salute dei cittadini, soprattutto perché in grado di provocare danni alle vie respiratorie e al sistema cardiovascolare. Non è certo un caso che durante questa pandemia la mortalità del virus abbia avuto un'incidenza maggiore proprio nelle zone più inquinate, dove la popolazione è più affetta da malattie cardiovascolari e respiratorie”.

La Commissione europea ha in diverse occasioni sollecitato l’Italia ad adottare misure appropriate per il rispetto dei valori limite, ma invano. I suoi appelli, e quelli congiunti di migliaia di cittadini preoccupati per la propria salute e per quella dei propri figli, sono rimasti inascoltati. Da qui un ricorso alla Corte per inadempimento, oggi accolto.

Da cittadina lombarda non posso che esprimere sdegno e preoccupazione per una situazione non più tollerabile, nella quale le scelte di comodo di una certa politica avvengono sulla pelle dei cittadini, ad ulteriore testimonianza di una totale incapacità di gestione dell’aspetto sanitario di territori, come quelli della Pianura Padana, fortemente inquinati a causa del traffico urbano, dell'industria, del riscaldamento, degli allevamenti e dell’agricoltura intensiva. Non possiamo più perdere tempo. La sentenza della Corte europea ci serva da monito per accelerare la transizione verso l’energia rinnovabile, l’efficienza energetica, il trasporto elettrico, l’economia circolare e l’agricoltura sostenibile. Non è possibile indugiare ancora, la salute dei cittadini non può aspettare” - conclude la Evi.

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