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INQUINAMENTO: COMMISSIONE UE FERMI L’ALLARGAMENTO DEL PASSANTE DI BOLOGNA.




Il “Passante di Bologna” è un’autostrada a 12 corsie che attraversa quartieri densamente popolati, costeggiando, letteralmente, le abitazioni dei cittadini (meno di 10 metri) ed è responsabile, da sola, del 40% delle emissioni del comune di Bologna.


È in corso un progetto di potenziamento (che porterebbe le corsie a 18) che comporterebbe un ulteriore aumento dei veicoli in circolazione (fino a 180.000), ovvero 65 milioni di mezzi all’anno, con un drammatico aumento delle emissioni inquinanti, rilasciate proprio sotto le finestre dei cittadini. Ripeto, l’autostrada rasenta i muri e le finestre delle case.


Com'è possibile che mentre in Europa si discute di Green Deal e di riduzione del 75% del trasporto merci su strada, venga permesso un investimento così massiccio sul trasporto su gomma, con tutte le sue disastrose conseguenze?


A breve è addirittura attesa la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la violazione da parte dell’Italia della Direttiva UE sulla qualità dell’aria.

Dato che, fu la Commissione UE a deferirci alla Corte di giustizia per il superamenti dei livelli consentiti di PM10 e biossido di azoto, ci si domanda perché ora la stessa Commissione europea se ne lavi le mani, rispondendo alla petizione dei cittadini che la competenza sul progetto è strettamente nazionale.

Un po' di coerenza, non si può essere ambientalisti a targhe alterne!


I cittadini non meritano di assistere a questo rimbalzo di responsabilità quando stanno cercando di difendere l’ambiente e la propria salute.


Chiedo alla Commissione Europea, non solo il riesame della petizione, ma di intervenire per proteggere la popolazione dai rischi per la salute che il progetto comporta.


Inoltre, chiedo che vengano inviate nuovamente delle lettere, finora costantemente ignorate, alle autorità locali e nazionali competenti in materia.


Ringrazio i petitioners e Massimo Bugani M5S che da sempre si battono contro la realizzazione di quest’opera a difesa dei cittadini.

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