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#IOSTOCONFLAVIOINSINNA



Nel 2020 in Italia se dici pubblicamente in tv che sei contro la caccia, i cacciatori ti attaccano pubblicamente e minacciano azioni legali. E’ quanto successo al conduttore tv Flavio Insinna che ha liberamente espresso un suo pensiero, così come previsto dalla nostra Costituzione, peraltro dando voce alla stragrande maggioranza della popolazione italiana che ritiene la caccia una pratica crudele, barbara, inutile, dannosa e pericolosa. Si molto pericolosa, perché, oltre alla strage di animali selvatici, ogni anno sono tanti, troppi, gli incidenti che causano morti, non solo tra gli stessi cacciatori, ma anche vittime innocenti, civili, persone comuni, animali domestici, una lunga lista di sangue versato… e di questi incidenti fa comodo non lasciare traccia, tant’è vero che non esistono nemmeno banche dati e statistiche ufficiali, eppure i giornali riportano continuamente questi “incidenti” mortali e bisogna ringraziare chi li raccoglie in modo volontario ogni anno per avere una fotografia della situazione e portare alla luce queste tragedie https://www.vittimedellacaccia.org/

E la caccia viene pure considerata uno sport. Ma cosa c’è di sportivo in una competizione ad armi impari, nell’uccidere per puro divertimento un altro essere vivente? NIENTE! Ed è ridicolo, oltre che pericoloso, che oggi i cacciatori si presentino come coloro che “difendono la biodiversità”. I nuovi ambientalisti e difensori della natura. Ma stiamo scherzando? La caccia continua ad essere una grave minaccia alla sopravvivenza di moltissime specie a rischio (molti uccelli ad esempio vengono cacciati in deroga alle regole europee sulla base di decisioni scellerate prese a livello regionale, e noi in Lombardia ne sappiamo qualcosa) Per non parlare dei cinghiali. Il cinghiale italiano maremmano è sparito proprio a causa dei cacciatori. Li hanno uccisi tutti. E cosa si sono inventati per continuare a cacciare? hanno ben pensato di introdurre nel nostro paese il cinghiale ungherese, introdotto solo per fini venatori. Peccato che questa specie, molto più grossa e più prolifica di quella autoctona, si sia sviluppata e diffusa sconvolgendo l’equilibrio dell’ecosistema e causando maggiori danni agli agricoltori che oggi protestano. E danno nuovi alibi ai cacciatori per continuare a cacciare. Un circolo vizioso. E’ evidente, la caccia non può in alcun modo tutelare la biodiversità.

#IoStoConFlavioInsinna lo ringrazio per le sue parole, per aver avuto il coraggio di dire quello che pensa. La caccia è un atto crudele, insensato e violento e dovrebbe essere abolita!




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