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PIANO MATTEI. OPERAZIONE NEOCOLONIALISTA E PREDATORIA

Operazione neocolonialista e predatoria.

Altro non è, non sarà, con grandissima probabilità il famigerato “Piano Mattei”.

Abbiamo votato oggi pomeriggio in commissione attività produttive il parere sull’ennesimo decreto urgente questa volta per adottare il cosiddetto “Piano Mattei”. Eppure, leggendo il testo, balza all’occhio come si tratti di una scatola vuota. Ma le dichiarazioni del governo Meloni e dell’amministratore delegato di ENI non lasciano dubbi: estrarre tutto il gas fossile possibile e immaginabile, portarlo in Italia dove nel frattempo saremo diventati l’hub del gas.

Nel definirlo neocolonialista e predatorio le destre sono sobbalzate sulla sedia in commissione: “Ma come, non si può associare il nome di Mattei alla parola colonialismo” dicono. Per poi aggiungere che si “auspicano” sia un piano da riempire di contenuti, sicuri che “il governo saprà fare bene”.

Eh no. Non funziona cosi! Io non voto a favore sulla base di un “auspicio a fare bene”, quindi nella speranza che poi il governo - figurarsi questo governo! - faccia scelte sensate che guardino, ad esempio, a progetti di sviluppo dei territori africani nel segno della cooperazione e della transizione energetica. Nota bene. Parlando di “auspicio” implicitimente ammettono che si tratta di una scatola vuota.

E fino ad oggi, e da decenni, la controllata ENI ha agito in Africa, in particolare in Monzambico, in Nigeria, in Tunisia, proprio con l’approccio predatorio, sfruttando il territorio, le risorse, facendo danni ambientali e sociali incalcolabili.

Sulla base di questo il mio voto è e sarà contrario al cosiddetto “Piano Mattei” del governo Meloni.


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