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RECOVERY PLAN SIA OCCASIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE



Il Recovery Plan c’è, i fondi sono stati stanziati, ora è il momento di impiegarli nella maniera più utile possibile, ovvero al servizio dello sviluppo sostenibile.

Legambiente Onlus ha presentato al Governo un piano dettagliato su come investire i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che si traduce in 170 opere prioritarie per il Paese. Abbiamo bisogno di semplificare le procedure sul fronte dell’economia circolare, delle rinnovabili, della mobilità sostenibile e della riqualificazione del patrimonio edilizio.

E quindi:

NO al TAV Torino-Lione NO al Ponte sullo Stretto NO al Maxi impianto di stoccaggio CO2 a Ravenna NO ai finanziamenti a impianti sciistici sotti i 1.800 metri NO alla produzione di idrogeno blu legato alle fonti fossili

SI alla prevenzione del rischio idrogeologico e alla riforestazione in Friuli Venezia Giulia SI al turismo slow attraverso la ciclovia da 2.6000km sulla dorsale Appenninica SI alla Riconversione verde di siti industriali come l’Ilva e il Petrolchimico di Brindisi e Ravenna SI al risanamento dei siti industriali inquinanti SI allo smantellamento delle piattaforme offshore non produttive SI alla tutela delle risorse idriche SI alla bonifica delle falde delle province di Vicenza, Padova e Verona dai Pfas per garantire l’acqua potabile.

Queste e molte altre proposte potete trovarle qui: https://bit.ly/2MOlgeo

L’ambiente può e deve essere l’asse portante della ripresa del Paese. Il governo dia più ascolto alle associazioni ambientaliste e meno ai colossi del fossile. Il futuro è green, non nero petrolio.

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