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SCANDALOSO ELIMINARE RIFERIMENTO ASSANGE NEL TESTO AL VOTO DOMANI AL PE

Comunicato stampa

Bruxelles, 23 novembre 2020

EVI: SCANDALOSO ELIMINARE RIFERIMENTO ASSANGE NEL TESTO AL VOTO DOMANI AL PE

Domani il Parlamento europeo voterà il Rapporto sull’attuale situazione dei diritti fondamentali nell’Unione europea. La relatrice del rapporto, Clare Daly, aveva inserito un riferimento al noto caso del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, sottolineando come questa vicenda rappresenti una grave minaccia per la libertà di informazione.

Trovo scandaloso che questo riferimento sia stato eliminato dal testo in commissione LIBE (Commissione per le libertà civili) per volontà del Partito popolare europeo (Forza Italia), dai Socialisti e Democratici (PD) e dal gruppo Renew Europe (Italia Viva), i quali all’unisono hanno votato per la rimozione di questo riferimento dal testo. Il caso Assange ha ripercussioni molto più gravi della vicenda in sé, perché minaccia concretamente il diritto di espressione, uno dei diritti fondamentali dell’Unione europea, un diritto la cui acquisizione ha richiesto secoli di lotte e rivendicazioni e che non può in nessun modo essere revocato attraverso un caso che potrebbe costituire un pericoloso precedente” - dichiara l’eurodeputata Eleonora Evi.

Anche la Federazione europea dei giornalisti si è espressa in tal senso, mentre l'Alto Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatovic, ha affermato che "consentire l'estradizione di Julian Assange negli USA avrebbe un effetto agghiacciante sulla libertà dei media e potrebbe ostacolare la stampa nello svolgimento del suo ruolo di veicolo di informazione e controllo pubblico nelle società democratiche".

Domani voteremo il testo in plenaria e la relatrice ha presentato un emendamento (il n.44) per la reintroduzione della denuncia del caso Assange. È imperativo sostenere questo emendamento. Rimuovere il caso Assange significa far passare sotto silenzio una grave violazione dei diritti umani e aprire gli argini a situazioni non conciliabili in nessun modo con i principi della democrazia europea, su cui si fondano le nostre civiltà. Ecco perché domani voterò in favore di questo emendamento: la libertà di informazione non si tocca - conclude Eleonora Evi.

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