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STUDENTI ITALIANI ED EUROPEI LGBT IN PERICOLO IN POLONIA. SAPETE COSA STA SUCCEDENDO?

In Polonia quasi 100 governi locali hanno adottato delle risoluzioni contro l’”ideologia LGBT", riducendo le persone #LGBTI a delle presunte minacce alla cultura polacca e la moralità cristiana. Di fatto un terzo della Polonia si è dichiarato simbolicamente "LGBT-free zone”, uno spazio ostile a chiunque non sia eterosessuale e non rispecchi la cosiddetta "famiglia naturale". Non possiamo rimanere a guardare mentre, in un’intera area nel cuore dell'Europa centrale, le persone LGBTI sono costrette a vivere in un pericoloso clima di intolleranza e di violenza, avallato da quegli stessi politici che dovrebbero assicurare ai cittadini protezione contro le discriminazioni. L’"LGBT-free zone” rischia di incidere negativamente sulla vita e sulla libertà di migliaia di ragazzi europei che, grazie al programma #Erasmus, si trovano a vivere in Polonia. Per questo ho proposto all’intergruppo LGBT del Parlamento europeo, di cui sono membro, di inviare una lettera nella quale chiedo ai rettori delle università polacche di prendere le distanze da queste pericolose campagne d’odio e di garantire un ambiente sicuro per tutti gli studenti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere. Se la politica ha deciso di giocare sulla pelle dei più deboli, noi abbiamo il dovere di assicurare che le università rimangano degli spazi sicuri, impermeabili ad odio ed intolleranza. Vi racconto tutto in questo video:

https://www.facebook.com/eleonoraeviM5S/videos/2593791617501500/?vh=e&d=n Qui trovate il testo della risoluzione del PE: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0101_IT.pdf

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