ECCO UN ENNESIMO ESEMPIO DI DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO
Stavolta nella meravigliosa Valle d’Aosta.
Proprio mentre dalla #COP26 si diffondono roboanti proclami internazionali contro la #deforestazione, in casa nostra continuiamo a mettere in cantiere inconcepibili progetti dall'enorme impatto ambientale. Mi riferisco all'assurdo progetto di collegamento funiviario di Cime Bianche, contro il quale ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea. Tale intervento non solo andrebbe a pregiudicare l'ultimo esteso spazio integro del versante sud del massiccio del Monte Rosa, tra l’altro sottoposto al regime normativo previsto per le Zone Speciali di Conservazione e le Zone di Protezione speciale, ma risulterebbe inoltre in palese violazione delle norme UE e nazionali, che vietano esplicitamente progetti di questo tipo all’interno di un sito natura 2000, come è il caso del Vallone Cime Bianche.
Nonostante l’Italia sia già oggetto di una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea per le sue carenze nell’applicazione della Direttiva Habitat, sono moltissime le segnalazioni che negli ultimi mesi ho sottoposto alla Commissione europea di nuovi episodi di violazione delle norme UE a danno di siti natura 2000 protetti dalla Direttiva. Per questo ho chiesto alla Commissione europea di esprimersi chiaramente contro il progetto di collegamento funiviario che interessa il vallone Cime Bianche e ribadito la necessità di tradurre in atti giuridicamente vincolanti le linee guida nazionali adottate dall’Italia per l’implementazione della Direttiva Habitat. Finché tali linee guida non avranno carattere vincolante, saranno puntualmente ignorati dalle amministrazioni locali.
Mi auguro ora che la Commissione europea dichiari quanto prima il progetto illegittimo e si attivi presso le autorità italiane per bloccarlo sul nascere.
LEGGI COMUNICATO #ANSA QUI: https://bit.ly/3GQnwcg
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