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GLI ORSI NEL CASTELLER VENGANO RILASCIATI: IL MIO APPELLO AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO

Egr. Presidente,

le immagini circolate in questi giorni, hanno nuovamente portato alla ribalta il tema degli orsi catturati e rinchiusi nel recinto del Casteller. A nome dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali, che riunisce 94 Membri del Parlamento Europeo, vogliamo con questa lettera esprimere tutta la nostra preoccupazione riguardo la gestione dei conflitti tra i cittadini e la popolazione di orsi residente nel territorio provinciale.

L'orso bruno (Ursus arctos) è una specie legalmente protetta nell'Unione Europea dalla direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE) e dalla convenzione di Berna. La specie è classificata come in "pericolo critico di estinzione" in Italia (IUCN, 2013). Gli orsi appartengono quindi al patrimonio europeo di biodiversità che gli Stati Membri dell'Unione Europea si sono impegnati a ripristinare e preservare attraverso l'adozione della Direttiva Habitat. L'impegno è stato recentemente rinnovato e confermato con la pubblicazione dei risultati della valutazione della direttiva da parte della Commissione Europea e della nuova strategia dell'Unione Europea per la biodiversità1 2.

Rinchiudere degli individui di una specie tanto minacciata nelle condizioni drammaticamente poste in risalto dalle immagini recentemente pubblicate, non può essere certo considerata la soluzione adeguata ai conflitti che hanno determinato la cattura degli animali e solleva molti dubbi circa il rispetto del loro benessere.

L'attuazione di strumenti di conservazione paneuropei ha portato alla lenta ripresa di questa specie in via di estinzione in Italia. Siamo coscenti che in un paese densamente popolato come l’Italia, la coesistenza con gli orsi, come con altre specie di grandi carnivori, può portare a conflitti con gli interessi socioeconomici umani e particolarmente con gli allevatori di bestiame. Tuttavia, la coesistenza con gli orsi è possibile ed è una realtà in molti altri paesi europei e non.

L’esperienza di tali paesi dimostra che il miglior approccio per la soluzione dei problemi che si riscontrano anche nella Provincia Autonoma di Trento, consiste nell’elaborazione ed attuazione di adeguate strategie tese alla prevenzione dei conflitti. Informazione e educazione dei cittadini, controllo e messa in sicurezza delle fonti trofiche, sono i pilastri sui quali deve essere basata qualsiasi azione che vuole prevenire i conflitti tra persone e plantigradi. Lavorare con un approccio ex-post è non solo fallimentare, ma mette seriamente a rischio la convivenza e quindi la sicurezza dei cittadini, come dimostrato nei pur rari casi accaduti nel territorio provinciale.

1 https://ec.europa.eu/environment/nature/legislation/fitness_check/index_en.htm

2https://ec.europa.eu/environment/nature/biodiversity/strategy/index_en.htm#:~:text=It%20aims%20to%20put%20Europe's,global%20post%2D2020%20biodiversity%20framework.


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